Butterfly Effect: metaformosi di un’Europa inclusiva. Un podcast con Ada Ugo Abara.

In tutta l’Unione Europea, l’intolleranza, il razzismo, la xenofobia e la discriminazione continuano a colpire molte persone a causa della loro origine etnica, del loro background migratorio o credo religioso. Le conseguenze di queste violenze, pur essendo diverse nei vari Stati membri, sono particolarmente gravi per lɜ giovanɜ afrodiscendentɜ, per le minoranze musulmane, Rom e, in generale, per coloro che provengono da un contesto di migrazione, che molto spesso si trovano ad affrontare forme di discriminazione multiple, incluse quelle legate al genere (si veda 2016-2021 Enar shadow report on racial discrimination in Europe).

Il progetto Butterfly Effect – promosso in Italia da COSPE e CoNNGI Coordinamento Nazionale delle Nuove Generazioni Italiane – si basa sull’idea che piccole variazioni nelle condizioni iniziali possano produrre grandi cambiamenti nel comportamento a lungo termine di una comunità, affrontando il tema degli incidenti razziali di cui sono spesso vittime giovani provenienti da minoranze etniche e da contesti di migrazione.

In questo ambito, COSPE e CoNNGI hanno prodotto il podcast “Butterfly Effect: metamorfosi di un’Europa inclusiva” condotto da Ada Ugo Abara, consulente su cooperazione internazionale e coinvolgimento di diaspora e giovani, nonché fondatrice di D-Tech 4Good, un’azienda di servizi per l’innovazione per lo sviluppo incaricata per la regia e la post produzione del podcast. La serie è disponibile gratuitamente su Spotify a questo link

Un viaggio di scoperta e consapevolezza attraverso 4 puntate tematiche in cui Ada Ugo Abara  indaga le varie forme della discriminazione e del razzismo in Italia e in Europa, con un’attenzione particolare al contesto educativo e al tema della rappresentazione e dei media. Due episodi vedranno la partecipazione delle ospiti Susanna Owusu Twumwah, Communication Specialist e Formatrice, e Marilena Umuhoza Delli, scrittrice, autrice, giornalista e regista italo-rwandese. In un dialogo a più voci, si rifletterà sulle specificità del contesto educativo nel formare i giovani alla pluralità, sul ruolo deз cittadinз nella costruzione degli stereotipi e su quello dei media nell’instaurare visioni distorte del mondo che ci circonda. In una prospettiva più ampia, all’interno del podcast verranno anche condivise alcune buone pratiche di comunicazione e strategie per reagire alle micro-aggressioni, chiedere supporto e contrastare attivamente i discorsi d’odio. Infatti, come spiega Ada Ugo Abara:

Se vogliamo davvero dirci anti-razzistз come collettività, non possiamo limitarci a evitare atti di discriminazione; dobbiamo agire attivamente per promuovere un cambiamento significativo, sia a livello individuale che strutturale e sistemico. Ci viene chiesto un impegno concreto, fatto di momenti di (auto)formazione, sensibilizzazione tra i nostri pari e coinvolgimento dei nostri referenti istituzionali laddove riconosciamo situazioni di vulnerabilità. Il primo passo è acquisire una maggiore consapevolezza”.

A questo scopo il progetto Butterfly Effect – che ha prodotto anche una campagna di comunicazione a livello europeo – punta a produrre maggiore conoscenza questi temi, lasciando una scia duratura nel tempo che coinvolga sempre più persone all’interno della nostra società, con l’obiettivo di raggiungere soprattutto le nuove generazioni rafforzando lɜ giovanɜ, la comunità educante e le organizzazioni giovanili nell’affrontare gli episodi di odio e sostenere le giovani vittime attraverso un approccio intersezionale e attento alle questioni di genere. 

Butterfly Effect – Changing attitudes to change the world è un progetto cofinanziato dall’Unione Europea e promosso da COSPE con CoNNGI, ZARA, HRH Zagreb, Symbiosis e Dokustelle in 4 paesi europei: Italia, Austria, Grecia e Croazia.