Premio Masto: tre giornate dedicate alla sua Africa 

Si avvicina la consegna del premio Masto che si terrà sabato 28 settembre a Milano, all’interno di una tre giorni per ricordare il giornalista e scrittore Raffaele Masto, scomparso il 28 marzo 2020. L’iniziativa è promossa da Fondazione Amani grazie all’impegno del Comitato “Amici di Raffa”, con il supporto della Rivista Africa e di Radio Popolare.

Il premio Masto nasce per sostenere l’attivismo civico in Africa e vuole fornire visibilità e sostegno agli esponenti della società civile africana, uomini e donne, che si sono contraddistinti nella difesa e la promozione dei diritti umani, delle libertà individuali, nella tutela delle comunità locali, delle minoranze, dei dissidenti e dell’ambiente.

Le candidature possono essere segnalate da enti, organizzazioni non governative e associazioni o spontanee. Tutti i candidati sono persone che si sono contraddistinte per l’impegno civico, attivisti, intellettuali, studenti, ambientalisti, chiunque si sia opposto alle violenze, all’illegalità e alle prevaricazioni, dimostrando audacia, talento e coraggio.

COSPE, che da sempre lavora in vari contesti africani sostenendo la società civile, ha sostenuto la candidatura di un’attivista ambientale angolana, Cecilia Gregoria Cassapi, che è risultata tra le vincitrici del Premio.  

«Non è stato semplice scegliere i vincitori, tra le 25 candidature giunte da ogni parte dellAfrica», ha puntualizzato la presidente della giuria, Gisele Ahou Kra, moglie di Raffaele Masto. «In tanti avrebbero meritato di aggiudicarsi il Premio, a dimostrazione della vitalità della società civile del continente africano, che troppo poco viene raccontata e sostenuta.» 

I vincitori di quest’anno

I vincitori di questa edizione sono Michael Oso Osahon e Cecilia Gregoria Cassapi, entrambi riceveranno 2.500€ raccolti tramite la campagna di crowdfunding e l’invito a venire in Italia durante la premiazione, per far conoscere a tuti e a tutte le loro lotte. 

Michael Oso Osahon è un’attivista gay in Niger, dove l’omosessualità è punita con 14 anni di carcere. Michael svolge un grande lavoro di informazione e prevenzione contro l’Aids e fornisce supporto alle persone LGBTQ+ scontrandosi ogni giorno contro discriminazioni e pregiudizi, portando avanti una battaglia che gli è costata minacce e intimidazioni. 

Cecilia Gregoria Cassapi, attivista angolana, ha iniziato già da giovane ad aiutare le comunità e le persone in situazioni di svantaggio, a 18 anni ha iniziato lavorare come professoressa e contemporaneamente, a lottare per i diritti dei lavoratori. Durante gli anni si è impegnata in vari ambiti, in particolare, nell’emancipazione delle donne, nel diritto alla terra e nella denuncia degli effetti dell’estrazione di minerali che comportano distruzione delle terre e espulsioni degli abitanti da queste.

Insieme a Cecilia Cassapi, ci sarà Anna Meli, presidente di COSPE, a ricordare il lavoro della nostra associazione con gli attivisti e le attiviste per i diritti umani in Africa e tutto il nostro lungo lavoro sulla salvaguardia ambientale fatto in Angola. 

Il Premio ha assegnato anche cinque menzioni speciali ai candidati e alle candidate che si sono distint3  per l’impegno, la passione e la buona volontà che mettono ogni giorno nel portare avanti realtà di aiuto e di contrasto alle ingiustizie.

Le cinque menzioni speciali sono andate a 

Grégoire Ahongbonon, fondatore dell’associazione San Camillo in Benin, da trent’anni aiuta le persone con problemi di salute mentale; Jacqueline Moudeina, ciadiana, avvocatessa e attivista, leader dell’Associazione ciadiana per la promozione e la difesa dei diritti umani; Didi Stanley Kiaviha, in Kenya ha fondato l’associazione Nairobi Recyclers, promuovendo attività comunitarie ambientali; Latifa Walhazi, attivista tunisina e vicepresidente dell’Associazione delle madri dei migranti scomparsi aiuta le famiglie che hanno perso i loro cari; Ben Kamuntu, giovane attivista congolese per i diritti umani, incarcerato nel 2018 a causa del suo impegno civile, attraverso l’arte aiuta le persone vittime di violenza e disuguaglianze. 

La premiazione si terrà al PARCO Center in Via Ambrogio Binda, 30 a Milano. L’evento è parte di tre giornate dedicate al giornalista,  in cui ci saranno conferenze a cui parteciperanno collegh3 e amic3 di Masto, come Davide Demichelis, Libio Senigalliesi, Marcella Meciani, Modou Gueye e tanti altri. Nella giornata di sabato 28 ci saranno performance artistiche e musicali, presentazione di libri, esibizioni e testimonianze, intervallate dalla cerimonia di premiazione del Premio Raffaele Masto a cura di Gisele Masto, moglie di Raffaele e presidente del comitato Amici di Raffa. Sarà inoltre inaugurata la mostra fotografica LAfrica di Raffa – Trentanni di viaggi nelle foto di un grande reporter, visitabile gratuitamente e liberamente.