Fatima Muriel, attivista femminista e il conflitto colombiano vissuto dalle donne

Fatima Muriel, storica attivista femminista colombiana, sarà in Italia, ospite di COSPE da 2 al 12 ottobre. Parteciperà a una serie di incontri pubblici e istituzionali che ci aiuteranno a capire come il movimento femminista in Colombia sia radicato e quanto la costruzione delle reti con le associazioni femministe italiane ed europee siano importanti per portare avanti lotte comuni alle donne. 

Fatima sarà al Festival di Internazionale il 6 ottobre ( Ridotto del teatro comunale di Ferrara alle 11.00) intervistata dal giornalista del Corriere della Sera Edoardo Vigna, a Verona, Bologna, Firenze e Roma  incontrerà rappresentanti delle case delle donne locali. 

A Firenze parteciperà anche a un evento pubblico con la presentazione del documentario “Juntas”  che racconta la sua vita e quella dell’associazione che ha contribuito a creare 20 anni fa, Alianza Mujeres tejiedoras de vida. 

Attraverso la storia, personale e di attivista, di Fatima Muriel, in questi incontri ( e grazie al documentario)  ripercorreremo la storia del conflitto colombiano in una delle regioni, il Putumayo, tra le più colpite dalla violenza che ha caratterizzato la storia della Colombia negli ultimi 60 anni. Violenza che purtroppo, nonostante il processo di pace in atto, sembra non volersi fermare.  

Fatima Muriel, con un passato di insegnante che le ha permesso di percorrere tutto il dipartimento ed entrare in contatto con tante realtà diverse, è oggi una leader e una difensora dei diritti umani, riconosciuta e autorevole. Dal 2005 è presidente dell’associazione “Alianza de Mujeres Tejiedoras de Vida” e in questa veste continua il suo lavoro di attivista per affermare i diritti delle donne, quelle donne che durante il conflitto armato hanno subito violenza sessuale, hanno perduto figli e mariti, o uccisi o reclutati dalla guerriglia o dall’esercito. 

Gli incontri con Fatima Muriel saranno aperti dal trailer del documentario “Juntas” della regista colombiana Ana Cristina Ayala, sulla storia della sua associazione e la vita delle fondatrici, sarà un modo per far conoscere una storia di resistenza di tante donne che oltre ad essere le prime vittime di una guerra crudele e fratricida, sono anche il motore di grande un riscatto sociale. Oggi questa rete di donne, tutte con un passato tragico alle spalle, sono in prima linea anche per la difesa del loro territorio e nel contrastare nuovi nemici: narcotrafficanti che dettano l’economia della zona e costringono i giovani a lavorare per loro o ad abbandonare la regione o multinazionali che arrivano a sfruttare e deturpare l’ambiente, le acque, le montagne del Putumayo e dell’Amazzonia, patrimonio dell’umanità.

COSPE lavora in Colombia dal 2019 con diversi progetti di sostegno e promozione dei diritti delle donne: Mujeres tejendo un futuro de paz e Colores –Comunità Locali Resilienti. Donne e giovani costruiscono economie sostenibili e solidali a sostegno del processo di pace in Colombia, finanziati dall’ Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.